Doppio a Trastevere, Di Iorio fa centro tra tradizione e creatività

“Doppio” perchè Giuseppe Di Iorio, Chef stellato del Ristorante Aroma, raddoppia il suo impegno professionale con questo progetto di cucina tradizional-gourmet. Il ristorante, aperto a settembre con altri tre soci – l’amico d’infanzia Fabrizio Agostini, Maurizo Pontillo e Rinaldo Ruffini – a due passi da Piazza San Cosimato, nella Trastevere meno turistica, funziona già a pieni giri. Due salette per circa trenta coperti, elegante e riservato ma informale, Doppio propone una cucina creativa legata al territorio e attenta alla materia prima (si predilige il km zero).

“I nostri fornitori sono le botteghe rionali, per i prodotti freschi locali, e il banco della frutta e verdura del mercato di piazza San Cosimato”, mi dice il resident Chef Maurizio Bianchi (la regia è di Di Iorio), padovano con alle spalle un’esperienza alle Calandre dei fratelli Alajmo. La brigata è formata da giovani con esperienze altrettanto importanti: agli antipasti c’è Massimiliano Croce, già a fianco di Di Iorio nella cucina di Aroma; ai primi Luca Occhipinti, in passato allo stellato Accursio Craparo di Modica, Romeo di Cristina Bowerman e Bistrot 64 con Kotaro Noda; Lucio Forino è il pasticcere.

La carta è stagionale e, come da tradizione, suddivisa tra antipasti, primi e secondi. C’è anche l’opzione del menù degustazione “della Tradizione”: Seppie con patate e piselli, maionese alla rapa rossa e spugna al nero di seppia; Spaghettone Verrigini e cozze, bietolona di campo, e ricotta affumicata; Baccalà profumato agli agrumi, purea di broccolo romano e rape arrostite; Sfera di ricotta e visciole con salsa alla cannella (4 portate a 75€ bevande escluse).

Tra i piatti che ho avuto il piacere di provare, una menzione particolare, tra gli antipasdti, va ai “Cubi di coda alla vaccinara fritti con crema di cipolle fumé” – che innova la tradizione senza snaturarla – (in alto a destra nella foto di apertura) e al “Baccalà profumato agli agrumi, purea di broccolo romano e rape arrostite” – semplice ma pieno di gusto. Inedita (e golosissima) la “Tartare di asinello Ragusano con purea di mele renette, emulsione di cipolle rosse agrodolci, e Gongonzola” (prima a sinistra). Tra i primi e i secondi, delizie quali il “Fusillone con ragù bianco di cinghiale profumato al Lapsang tea con finferli e mandorle” (in basso a sinistra) e il “Petto di anatra confit con salsa allo sherry Pedro Ximenez, scaloppa di foie gras, e verdure saltate” (in basso a destra) danno la misura del livello della cucina.

La selezione di vini del Sommelier Fabio Buratti comprende di 250 etichette, soprattutto naturali, ed entro la fine dell’anno punta a essere triplicata. La sfida, anche qui, è proporre qualcosa d’inedito e innovativo. Una cucina dai sapori ricercati che guarda alla tradizione, in un ambiente curato ma informale e dal prezzo accessibile. L’obiettivo di Doppio è più che centrato.

 

Doppio, via Natale del Grande 42, Roma. Tel 0687646248

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LA SCHEDA di GUGSTO

cucina: 8

servizio: 8

ambiente: 8

rapporto qualità/prezzo: 9

prezzo medio per antipasto, primo e dolce: 46€ (bevande escluse)

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