Soho House Milano, nel 2020 il primo Club italiano (con sorpresa in cucina)

Tra Roma e Milano alla fine ha vinto Milano. Soho House & Co. ha scelto il capoluogo lombardo per aprire il suo primo Club italiano, il quinto in Europa continentale dopo Spagna (a Barcellona), Germania (Berlino) e Olanda (Amsterdam).

La location che lo ospiterà è un palazzo a Brera, quartiere centralissimo e celebre per l’Accademia di Belle Arti e la Pinacoteca, che, tra l’altro, si trova proprio davanti al futuro Soho House Milano. L’apertura, fanno sapere da Londra a Gugsto.it, è prevista per il 2020.

Fondato nella capitale britannica nel 1995 da Nick Jones come un club privato per chi operava nelle industrie creative, Soho House & Co. conta oggi 2o House disseminate tra Europa e Nord America (Gran Bretagna, New York, West Hollywood, Miami, Chicago, Toronto, Istanbul). Non solo, dai club sono nati spazi di lavoro, ristoranti e bar, cinema, centri benessere, residenze e alloggi (anche per eventi privati) e persino la linea casa “Soho Home” che riproduce lo stile del brand.

Oltre alle circa 50 camere dell’hotel, la Soho House di Milano – come altre in giro per il mondo – sarà arricchita così da spazi lounge, bar, ristorante, palestra, piscina, Spa e un piccolo cinema. Sul tetto troverà posto anche una terrazza panoramica sul modello di quella di New York.

“Dal moderno inglese al classico italiano, ci impegniamo a produrre piatti semplici utilizzando ingredienti di provenienza locale in tutte le nostre cucine”, si legge nella sezione “Ristoranti” del sito del gruppo. Per Soho House Milano calza a pennello il format italianissimo “Cecconi’s”. 

Sulla ristorazione il gruppo non è comunque nuovo a collaborazioni con personaggi di grido del mondo della cucina, come  Nigella Lawson, Brendan Sodikoff, Rowley Leigh. E gugsto.it è in grado di raccogliere l’indiscrezione circa l’avvio di contatti con Alessandro Borghese – proprio quello di 4Ristoranti – per il lancio di Milano. Tutto da vedere se l’iportesi di lavoro sfocerà effettivamente di una collaborazione. “Nulla è ancora deciso”, come direbbe il celebre Chef.

 

 

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