McDonald’s a Borgo Pio e il pop food che fa storcere il naso

Mc Donald’s a Borgo Pio e il pop food che fa storcere il naso. “Sai perchè quelli come te odiano i fast food? Perchè è cibo per la classe operaia”. Così Adam Jones alias Bradley Cooper, Chef aspirante la terza Stella Michelin, ne “Il sapore del successo” si rivolge alla sous chef Helene (Sienna Miller) che snobba il suo invito a pranzare insieme in un fast food. “Qui tutto è fatto con troppi grassi, troppo sale e troppi tagli scadenti di carne”, ribatte lei; “hai appena descritto i più classici piatti contadini francesi – è la risposta pronta di Adam -. Qui fanno quello che sanno fare, dare un pò di stile a tagli scadenti di carne: gulasch, bourguignonne, cassoulet…”.

Questo film è in programmazione su Sky Cinema nello stesso periodo in cui a Roma infiamma la polemica per il Mc Donald’s che ha aperto nel cuore di Borgo Pio, a via della Conciliazione, proprio sotto la cupola di San Pietro. Apriti cielo, il Demonio alle porte del Vaticano! Il comitato di Borgo Pio, affiancato dal Codacons, ha scritto addirittura al Papa in persona per fermare lo “scempio”.

“L’apertura del McDonald’s di Borgo Pio, senza ombra di dubbio, aggraverà il degrado e l’incuria che invadono il centro storico di Roma, a causa del tipo di merce venduta e delle modalità di vendita – si legge nella lettera-appello -, che appaiono incompatibili con le caratteristiche storiche e architettoniche dei luoghi. La sacralità del rione Borgo, meta di milioni di fedeli, potrebbe essere seriamente compromessa dalla presenza dell’enorme fast food”. A queste parole che paventavano la catastrofe si è aggiunto il “vasetto di lacrime” del Prof. Alberto Asor Rosa.

La Santa Sede ha risposto picche e il fast food con vista sul Cupolone è realtà. Nonostante le preoccupazioni dei detrattori, il nuovo Mc Donald’s appare ben integrato nell’architettura dello stabile che lo ospita e in quella urbana con insegne discrete.

“Si deve essere profondamente prudenti nell’avallare certe scelte commerciali. Si va a proporre a turisti e pellegrini cibi che qualitativamente, oltre ad essere lontani dalla tradizione culinaria romana, stando ad analisi e studi fatti da non pochi nutrizionisti e medici, non offrono garanzie per la salute dei consumatori. Cibi che io non mangerei mai. Ospitare in locali del Vaticano una attività tanto discutibile non è il massimo”, ha ammonito il cardinale Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia della Vita. Cosa rispondere a chi la crociata anti-hamburger l’aveva mossa addirittura dall’interno della Curia?

All’alto prelato – e agli altri sette residenti nello stabile che ospita il fast food – si potrebbe replicare che un hamburger normale equivale a 254 calorie che diventano 509 in un Big Mac, quando una pizza margherita ne contiene mediamente 700 e un’amatriciana minimo 669. E tralasciamo le condizioni igieniche in cui, purtroppo, a volte vengono confezionati molti cibi “della tradizione”.

La risposta, sicuramente ironica, potrebbe però anche essere la stessa di Ray Kroc, il fondatore della catena di fast food più famosa al mondo, interpretato da Michael Keaton in “The Founder” in uscita nelle sale. “Mc Donald’s è la nuova chiesa e poi è aperto anche di domenica”.

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