Hospitality, come trovare i clienti senza TheFork e Booking.com

Hospitality, come trovare i clienti senza TheFork e Booking. Il vostro obiettivo è quello di creare canali diretti con potenziali clienti, così da evitare le commissioni ai siti di prenotazione come TheFork e Booking? Del resto, l’upgrade o lo sconto non sempre creano nuovi rapporti di clientela. Chi cerca queste “agevolazioni” il più delle volte lo fa per sfruttare la promozione del momento. C’è un solo modo per farsi conoscere dal pubblico target da fidelizzare: rendersi visibili. Come? Mettendo in evidenza i punti di maggiore forza, ciò che differenzia dai competitors: posizione e contesto, proposte esperienziali, idee ad hoc per i clienti più fedeli, le caratteristiche che rendono unica l’attività alberghiera e/o ristorativa che vanno esaltate.

La comunicazione attraverso i propri canali (sito internet e profili social) è necessaria ma non sufficiente. Occorre lavorare su brand identity – l’immagine che un’azienda ha, o cerca di procurarsi, presso il pubblico in modo da distinguersi dai concorrenti – e strategie di contenuti mirate e adeguate alla propria offerta.

Per arrivare al pubblico di riferimento è pertanto necessario strutturare un piano di comunicazione e raccontare la propria storia e la propria specificità (storytelling/storydoing), nel contesto di relazioni in cui è inserita (ambiente, fornitori, partners, Chef).  Si tratta di creare una strategia di contenuti (di testo, grafici e fotografici) su misura che danno valore al brand. Tale piano deve essere multicanale (agenzie di stampa, siti internet, blog, stampa classica, social media) e mirato (in ambito turistico ed enogastronomico). 

La singola uscita, one shot, o la singola campagna (social piuttosto che stampa o marketing) non sortisce effetto se il messaggio non viene ripetuto, aggiornato costantemente con le novità, nel corso di un determinato periodo e organizzata secondo lo scopo prefisso. Solo così si riesce a instaurare un “rapporto di comunicazione” con il pubblico di riferimento e, quindi, col potenziale cliente.

E’ utile, in pratica, creare una sorta di “curriculum” mediatico assicurando un’immagine positiva, credibile e professionale dell’azienda arricchito da una gallery fotografica curata; facendo in modo che le informazioni divulgate risultino chiare, omogenee e interessanti per i media e, quindi, per il pubblico.

Proprio i media, in tale senso, rappresentano uno dei principali strumenti di comunicazione per accreditare l’azienda presso i target di riferimento. Quello delle agenzie di comunicazione (anche in chiave web e marketing) e degli uffici stampa è, in quest’ottica, un ruolo cruciale di intermediazione professionale coi divulgatori: giornalisti, influencer, blogger, trendsetter.

Il concetto è molto semplice: se le persone non conoscono un’azienda né i suoi servizi o prodotti, come possono sceglierla? Al contrario, più persone si riesce a raggiungere, impiegando le giuste strategie di contenuto e comunicazione, a trecentosessanta gradi, e più aumentano le possibilità di arrivare a clienti interessati ai propri servizi (che emergono in quanto “unici”). Perciò, quanto maggiore è la visibilità, maggiori sono le probabilità di raggiungere nuovi clienti.

 

*Per approfondimenti scrivere a gugsto.it@gmail.com

 

 

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