Sheket, the Club that wraps senses in the night of Rome

A versatile Club with cosmopolite touch. This is Sheket – the “silence” in hebrew -, Ishak Nemni’s more nightlife-oriented restaurant (he is also the owner of “Baccano” and “La Zanzara”).  A place which has been imagined taking good account of the international scene, told Chef Executive Marco Milani, head of all the kitchens of the group, to Gugsto.it. And it’s really a unicum in Rome.

Like the 16-year innovative Londoner “Sketch”, Sheket mixes gastronomy, mixology and music in a more affordable way. But the Nemni’s place goes beyond: Sheket offers a complete experience. From the pre-dinner to the after-dinner (it closes at 4.00 am), like the Hakkasan group “Ling Ling” model, it proposes to the customer to enjoy gastronomy, mixology and music in the way and order he prefers.

 

 

 

 

The kitchen, multi-ethnic more than fusion, has been specifically studied to meet the expectations of current trends in order to satisfy international customers. Thus, the menu presents creations inspired by the Nikkei culture (tacos, causa, peruvian anticucho) and sino-japanese (spring rolls, gyoza, guao bao, yakitoru-kushiyaki, takoyaki). Lastly, also sushi rolls, tartare and sashimi. The tasting declines in a convivial moment of sharing like at Nobu and Zuma, but in an easer way.

The drink list consists of pre-dinner cocktails, “fresh-anytime” and “our classic”, all home-made and ideated by Matteo Dedde, the head Barmen. Since Sheket is not a classic restaurant, the wine list seems to be rather limited but proposes high-quality wineries both Italian (Jermann, Sassicaia, Ceretto) and French (Delamotte, Dubreuil-Fontaine, Jacques Prieur).

From Wednesdays to Saturdays, starting from 07.00 pm with the aperitif, between finger food and mixology, music starts playing and, with live set and the most-renowned artists performances, night moves on slowly. And Shh! Sheket wraps emotions and mixes alchemies, even distant.

 

Sheket, via delle Botteghe Oscure 33, Rome. Tel +393493709115

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*Sheket, il Club che avvolge i sensi nela notte di Roma

Un Club poliedrico e dall’approccio cosmopolita. E’ questo “Sheket” – Silenzio in ebraico  -, il locale più vocato alla nightlife di Izhak Nemni, già proprietario di “Baccano” e “La Zanzara”. Un locale che ha preso forma, racconta a Gugsto.it l’Executive Chef Marco Milani, sovrintendente di tutte le cucine del gruppo, guardando alle esperienze più riuscite della scena internazionale. Così da essere un unicum a Roma.

Come nel londinese “Sketch”, che da oltre sedici anni continua a fare storia innovando nella capitale britannica, “Sheket” mescola cucina, cocktail e musica in chiave più affordable. Ma il locale di Nemni va oltre essendo in grado di offrire al cliente un’esperienza completa: dall’aperitivo al dopocena alla tarda notte (chiude alle 04:00) su modello “Ling Ling”, il brand del gruppo Hakkasan che mette al centro food, beverage e dancing da fruire nell’ordine che più pare congeniale.

La cucina, multietnica più che fusion, è stada studiata, spiega lo Chef Milani, appositamente per andare incontro ai gusti e alle mode del momento e soddisfare una clientela proveniente da ogni parte del mondo.In menù si trovano così piatti ispirati alla cucina nikkei (tacos, causa, peruvian anticucho) e cino-giapponese (spring rolls, gyoza, guao bao, yakitori-kushiyaki, takoyaki). Da ultimo sono stati inseriti anche i crudi che si suddividono tra sushi rolls, tartare and sashimi. La degustazione diventa momento conviviale e di condivisione come da Nobu e Zuma, ma in chiave più easy.

La drink list si articola tra cocktails “pre dinner”, “fresh-anytime” and “our classic”, tutti home-made e ideati dal capo barman Matteo Dedde. La carta dei vini risulta un pò ridotta, non trattandosi di un ristorante, ma contempla cantine di gran pregio, sia italiane (Jermann, Sassicaia, Ceretto)  che francesi (Delamotte, Dubreuil-Fontaine, Jacques Prieur).

Dal mercoledì al sabato, si parte dalle 19:00 con l’aperitivo tra finger food e mixology, la musica inizia a suonare e, tra live set e performance degli artisti più rinomati della scena disco, la notte avanza lenta e Shh! Sheket avvolge i sensi e miscela alchimie, anche lontane.

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