SambaMaki fa il bis e apre un nuovo locale in Prati. Il modello è lo stesso del locale di viale Regina Margherita, la temakeria nippo-brasiliana. Cambia il format, che viene migliorato negli spazi e ampliato nell’offerta food, mi ha spiegato Riccardo Di Salvo, uno dei soci.
Il nuovo SambaMaki nasce a Prati, in via Vittoria Colonna 17/19 e si sviluppa su due piani. L’inaugurazione era inizialmente prevista per fine giugno 2015, ma i lavori hanno richiesto più tempo del previsto e l’apertura è slittata a dicembre. Ma il risultato è davvero notevole.
Altra novità è lo spazio dell’happy hour con l’aperitivo-Samba e le sfiziose proposte cocktail della Sakeria. Laercio Zulu, premiato nel 2014 come miglior bartender del Brasile, cura il beverage, mentre Ricardo Takamitsu è il sushi chef nonchè altro socio del locale.
Ricardo, madre giapponese e padre brasiliano, a soli 22 anni è già chef di uno dei più famosi ristoranti Nakombi di San Paolo. Nel 2006 si trasferisce a Tokio per confrontarsi col mercato giapponese, poi segue il suo maestro in Italia, dove contribuisce al successo del ristorante Jap-one e diventa capochef del fortunatissimo Tender. Nel 2013 torna in Brasile per aggiornarsi sulle ultime novità della cucina nippo-brasiliana e per creare con lo chef Eduardo Inoue un menù tutto loro; realizza quindi il progetto SambaMaki con Di Salvo a Roma.
SambaMaki può vantare anche la Sakeria, gestita da uno dei primi Sakè Sommelier italiani, che propone i migliori sakè wine in circolazione e sakè cocktails, fra cui la caipisakè (caipirinha di sakè).
Il nippo-brasiliano, a differenza di altri fusion più o meno artificiosi, ha un’origine storica e culturale ben precisa. I giapponesi emigrati in Brasile a inizio del ‘900 hanno unito alla cultura del sushi del Sol levante i colori e la fantasia della cucina brasiliana, ne è scaturito il mix gustoso che oggi tanto apprezziamo. Kanpai e gosto!