Mercerie Roma, l’idea pop di Corelli a tavola con Viviana Marrocoli

L’High Street Food di Mercerie Roma si arricchisce della cucina di Viviana Marrocoli. L’innovativo progetto pop firmato Igles Corelli avvia un nuovo corso con l’arrivo della Chef napoletana e un menù essenziale in cui convivono radici partenopee, evoluzione personale e omaggi alla tradizione romana.

Viviana Marrocoli arriva nella Capitale dopo varie esperienze in ristoranti stellati – tra Napoli, Milano e Londra – e aver elaborato la sua personale idea di cucina fatta sì di ricerca ma, soprattutto, di rispetto delle materie prime. “La mia cucina è fatta di memoria”, racconta la Chef a Gugsto.it, “e quando dico memoria penso ai ricordi dell’infanzia in famiglia al Vomero: alla cucina dei miei nonni e alle uscite a pesca con mio padre”. La cucina ha perciò radici ben salde nella sua terra, che per Viviana è il mare di Napoli. “Le esperienze in ristoranti del Nord e a Londra mi sono servite soprattutto a completare la mia formazione sulle carni, in cui ero carente”, spiega la Chef.

Coadiuvata ai fornelli dalla Sous Chef Elisa Cutellé, Marrocoli propone così un viaggio nella sua dimensione gastronomica che va ad affiancare i “bocconi” gourmet di Corelli. Praline, lasagnette e bottoni restano lo zoccolo duro dell’offerta di Mercerie a cui si aggiunge il tocco della Chef, come nella pralina “scoglio” (cozze patate e limone con panatura al timo e pecorino romano dop) o nella lasagnetta “nero di seppia” con mantecato di baccalà.

Passando alle portate vere e proprie, “Il Carciofo” è un’evidente lode a Roma (foto in alto a sinistra). Tre cotture – a ultrasuoni, fritto e a bassa temperatura – con maionese alle alici del Cantabrico, aglio confit, cremoso di mandorle e pesto di rucola, il carciofo di Marrocoli e un tripudio di gusto ed estetica. Dalla tradizione romana si passa a quella marinara col “Cannolo di seppia” (in basso a sinistra), che viene farcito di spuma di robiola di capra, spinaci e crema al limone a dar freschezza al palato.

Tra i primi piatti, spicca “Lo Spaghettone di Gragnano” (al centro), un’ode alla Campania e al Mediterraneo: bottarga e lupini di mare, peperoncino calabrese e crumble alle erbe. Altro omaggio a Roma è “La Coda” (in basso a destra), un raviolo al cacao con stracotto di coda di razza piemontese, giardiniera di verdure. L’evoluzione della Chef è sicuramente rappresentata dal “Maialino”, trait d’union tra terra e mare (in alto a destra). La portata principale a base di pescato è il “Carpe diem” e vuole essere anche una presa di posizione per iniziare a seguire scelte etiche nel momento di ordinare il pesce (quello che offre il mercato e la stagione). Piatti del giorno fuori menù arricchiscono, infine, un’offerta curinaria che ha nella materia prima il suo fulcro.

Maurizio Moi, direttore di sala, coadiuvato dalla cortesia di Andrea Del Sorbo, e il bartender Stefano Fenu – che propone divertenti pairings -, completano la squadra.

Mercerie resta fedele al suo concept, lo Street Food di livello, anche nell’offerta a tavola, dove la qualità dei piatti gourmet è resa accessibile a tutti (42€ il prezzo medio per antipasto, primo e dolce). Musica per le orecchie (e il palato) di quanti vedono il diffondersi di un fine food sempre più mainstream che si allontana dall’idea, che è quella di Viviana Marrocoli, della “cucina come cultura, prima di tutto”.

Mercerie, Via S. Nicola de’ Cesarini n. 4/5 (Largo Argentina), Roma.

Tel 3479714949

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